domenica 30 novembre 2008

La rana lessata

Leggo e riporto nel mio blog questa bel post di Gianni Marconato.

Da leggere, riflettere e, se volete, divulgare.

Olivier Clerc, scrittore e filosofo, ha inviato una storiella digrande ricchezza d'insegnamento. Si tratta del principio della rana lessata.

Immaginate un pentolone Pieno d'acqua fredda nella quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l'acqua riscalda pian piano. Presto diventa tiepida.
La rana trova questo piuttosto gradevole e continua a nuotare.
La temperatura continua a salire.
Adesso l'acqua è calda. Un po' più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po' ma tuttavia non si spaventa.
L'acqua stavolta è veramente calda.
La rana comincia a trovare Sgradevole ciò ma essa si è indebolita, allora sopporta e non fa nulla.
La temperatura continua a salire fino al momento in cui la rana Finiscesemplicemente per cuocere e morire.
Se la stessa rana fosse stata direttamente immersa nell'acqua a 50°, immediatamente avrebbe dato il giusto colpo di zampa che l'avrebbe prestoproiettata fuori dal pentolone.
Questa esperienza mostra che, quando un cambiamento si effettua in Maniera sufficientemente lenta, sfugge alla coscienza e non suscita, per la maggiorparte del tempo, nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta.
Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, noisubiamo una lenta deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di cose che ciavrebbero fatto orrore 20 anni fa, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sonodiventate banali, edulcorate, e ci disturbano leggermente, oggi, o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone.
In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle Libertà individuali, alla dignità della persona, all'integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente edinsorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti osprovvedute.
I foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche. Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura icervelli che non riescono più a discernere. Quando ho annunciato queste cose per la prima volta era per domani. Adesso, è per oggi. Allora se non siete come la rana, già mezzo cotti, date il colpo di zampa salutare prima che sia troppo tardi.

Renzo Bossi


Diario: Renzo Bossi, terzo stop alla maturità

VARESE - E tre. Ancora una volta esame di maturità non superato per Renzo Bossi. Il figlio del leader leghista è stato infatti bocciato all'esame orale sostenuto da privatista al liceo scientifico del Collegio Arcivescovile Bentivoglio di Tradate in provincia di Varese.

L'esame era stato ripetuto dopo un ricorso presentato a seguito della bocciatura nel luglio scorso quando aveva presentato una tesi su Carlo Cattaneo.

Quest'anno, dopo il secondo stop (Bossi jr. era già stato respinto nel 2007), alla prova era presente oltre alla commissione anche un ispettore del ministero dell'Istruzione.

lunedì 24 novembre 2008

Tiraboschi: il web indietro sui contenuti televisivi

Riporto qui interamente un articolo di Giorgio Rini pubblicato in One web2.0

Luca Tiraboschi, direttore di Italia 1, in una recente intervista su “La Stampa” ha dichiarato che il suo obiettivo principale non è realizzare una televisione educativa, ma creare dei programmi nei quali inserire spot pubblicitari in particolare rivolti ai giovani. Nel corso dell’intervista Tiraboschi ha detto a proposito di YouTube: “YouTube fa sciacallaggio e Mediaset cerca di rallentare la colonizzazione del mercato da parte di Internet, assai indietro sui contenuti”.

L’affermazione di Tiraboschi appare piuttosto discutibile, perché se consideriamo le molte opportunità che Internet ci offre in rapporto alla televisione ci accorgiamo che la situazione è completamente diversa da quella descritta dal direttore di Italia 1. Innanzitutto basti pensare al fatto che la rete con i suoi tanti servizi può rappresentare un prolungamento dei programmi televisivi, consentendo ai telespettatori di trovare nelle sue risorse molte informazioni che le trasmissioni televisive non possono proporre.Il Web dunque come occasione di approfondimento dei contenuti televisivi, ma anche come spazio dove il legame con l’educazione che spesso non si realizza in TV ha la possibilità di esplicitarsi nei numerosi servizi educativi messi a disposizione dei bambini, dei genitori e degli insegnanti, a volte anche attraverso efficaci forme di condivisione dei contenuti e delle metodologie.
Altrettanto importanti in questo senso le possibilità che il Web offre attraverso la formazione a distanza.Il Web sembra quindi realizzare meglio e più a fondo il carattere educativo, che Tiraboschi rifiuta per la TV, dimostrando che non è affatto indietro sui contenuti in rapporto alla televisione. Se YouTube cerca di “sottrarre” contenuti alla TV, mettendoli online, non è perché non ne possiede di originali, ma solo perché anche lo spazio virtuale di YouTube è un “luogo” in cui rivedere questi contenuti televisivi esercitando la riflessione e la critica su di essi, per non uniformarsi all’insegna della pubblicità.